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ACCESSORI PER LA BICI: LA FORCELLA


La forcella, è uno degli elementi connessi al telaio che maggiormente influisce sul comportamento di una Mountain Bike. La prima grossolana distinzione, possiamo effettuarla dividendo le forcelle in due categorie principali: rigide e ammortizzate.

 

Tipi di forcella per biciclette.

FORCELLA RIGIDA
Possiamo distinguere due diverse tecniche costruttive: forcelle unicrown e forcelle composite, che all'atto pratico, non evidenziano alcuna differenza.
Grazie al peso contenuto, alla manutenzione inesistente ed all'alto rendimento su asfalto, le rigide risultano validissime per un utilizzo cicloturistico o fuoristrada leggero, ma sono quasi totalmente scomparse sulle mountain bike attualmente in commercio. Possiamo trovarle ancora, montate su qualche MTB "posticcia" ed economica, oppure, in una fascia elitaria ed un poco snobistica, che mira al contenimento dei pesi senza compromessi.

FORCELLA AMMORTIZZATA
Nel fuoristrada la forcella ammortizzata porta sicuramente dei discreti vantaggi nei confronti della rigida:
un costante contatto della ruota col suolo, senza saltelli e sbandamenti, assicura una maggior scorrevolezza ed il mantenimento della traiettoria impostata.
Minor possibilità di "impuntamento" sia in salita che in discesa, contro gli ostacoli. Questi vengono scavalcati più agevolmente.
Una maggior sensazione di sicurezza in discesa.
Minor affaticamento degli arti superiori e delle spalle.
Alcuni svantaggi:
-Un aumento di peso (più o meno evidente secondo i modelli).
-Minor rigidità torsionale, con conseguente scadimento della precisione di guida.
-Costo elevato.
-Richiesta di manutenzione (molto variabile).

ALCUNE INFORMAZIONI
La mountain bike, è nata rigida e così è rimasta per diversi anni. Solo nel 1989 è apparsa sul mercato italiano la prima bicicletta di serie dotata di forcella ammortizzata.
Ci fu un momento in cui, molti dei più grossi marchi internazionali, si cimentarono nella progettazione e realizzazione di forcelle ammortizzate da applicare ai propri modelli di MTB, sperimentando i più svariati e fantasiosi schemi di funzionamento.
Oggi i costruttori di bici, hanno rinunciato alla realizzazione di forcelle ammortizzate, che, vengono prodotte da aziende specializzate unicamente in questo tipo d'articolo.
Molti degli schemi proposti in passato, sono caduti nell'oblio e, generalmente, il sistema telescopico resta il più diffuso.
La costante evoluzione tecnologica, ha portato a molti miglioramenti delle prestazioni globali, le escursioni sono aumentate ed i materiali utilizzati risultano più leggeri (mai a discapito dell'affidabilità).
Troviamo quelle specifiche per discesa: a doppia piastra, pesanti e con escursioni abnormi, in grado di assorbire qualunque urto e di scavalcare gli ostacoli più ostici, ma da evitare assolutamente se si ricerca lo scatto e la guida nervosa.
Agli antipodi abbiamo forcelle molto "racing", con escursioni contenute e pesi ridotti. Tra questi poli estremi, vi sono forcelle in grado di soddisfare tutte le fantasie del ciclista medio e, adatte alle più svariate situazioni.
Forcella ad elastomeri: economiche, leggere con poca manutenzione.
Forcelle a molla: la soluzione universale.
Forcella ad aria: leggerezza e performance alla moda.
Molto spesso, questi elementi sono combinati tra loro, in modo da sfruttare le doti migliori di ciascuno.


ALTRI ACCESSORI E COMPONENTI PER LA BICICLETTA

Elastomeri
Gli elastomeri sono degli elementi elastici molto leggeri, semplici ed economici;
sono dei cilindri di poliuretano.
Si trovano con diversi gradi di durezza che, combinati tra loro, permettono una perfetta taratura della forcella secondo le nostre esigenze.
Quando sono sollecitati dagli urti, gli elastomeri si comprimono come una molla (anche se con meno efficienza) ed hanno un ritorno discretamente frenato (si espandono non troppo velocemente). Il loro funzionamento è di tipo "progressivo", più aumenta il carico, più sono refrattari alla compressione.
Purtroppo sono soggetti ad alcuni inconvenienti:
sono molto sensibili al freddo, s'induriscono e perdono efficacia; sotto i -5° si bloccano del tutto e, quando invecchiano vanno sostituiti poiché perdono elasticità.
L'utilizzo dei soli elastomeri, è oramai relegato esclusivamente alle forcelle economiche.

Forcella a Molle
E' la soluzione maggiormente utilizzata nella media gamma, poiché sono affidabili e richiedono una ridotta manutenzione, sono insensibili all'usura ed alle condizioni climatiche.
Garantiscono un ottima compressione, ma hanno un ritorno troppo veloce e sfrenato che innesca effetti di rimbalzo; per questo motivo, sono accoppiate ad un circuito idraulico che ne controlla il ritorno esuberante e ne esalta il funzionamento.
Hanno una compressione di tipo "lineare" (non varia con l'aumentare del carico), ma esistono molle a passo variabile che ribaltano questa situazione.
Spesso le troviamo accoppiate ad uno o più elastomeri che conferiscono progressività alla risposta, nonché un discreto risparmio di peso.

Forcella ad Aria
Occupa la fascia alta del mercato ed attualmente è considerato il sistema più alla moda e ricercato.
L'aria è un ottima molla! un pistone comprime una camera d'aria stagna e, lo stesso principio consente un ritorno controllato.
La leggerezza e l'ampia possibilità di taratura (basta immettere e togliere aria aumentando così la pressione interna), sono le peculiarità salienti.
Questo tipo di forcella, richiede però una buona manutenzione in quanto, gli elementi a tenuta stagna, si usurano e vanno sostituiti. L'aria è molto sensibile alla temperatura: col calore si espande rendendo la forcella più rigida.

REGOLAZIONI
Tutte queste forcelle, consentono alcune regolazioni che permettono di adattarle al nostro peso ed allo stile di guida.
Nella fascia più economica, abbiamo a disposizione solamente la regolazione della precarica: così possiamo decidere a quale carico far iniziare la compressione.
Possiamo regolare anche la morbidezza dell'affondamento, utilizzando diversi metodi secondo il tipo di forcella (si aggiunge o toglie aria… si sostituiscono molle ed elastomeri con altri di diversa durezza). Dove è presente, abbiamo la possibilità di agire sul controllo dell'idraulica, per modificare il livello dello smorzamento.

QUALE FORCELLA COMPRARE

Forcelle economiche: costano circa 300 EURO o poco più, non vantano escursioni elevatissime, ma comunque sufficienti per la maggior parte delle situazioni. Non sono costruite con materiali pregiati e, generalmente utilizzano gli elastomeri come elemento elastico, senza sistemi di smorzamento per il ritorno. Il loro peso non è mai troppo elevato e sono parche nelle richieste di manutenzione.
Forcelle medie da cross-country: molle controllate da cartuccia idraulica regolabile ed elastomeri per il fondo-corsa. Materiali di buon livello, ed escursione di circa 70 - 100 millimetri. Pesano poco più di una forcella ad elastomeri e costano pressappoco un milione di lire.
Forcelle da cross-country agonistico: puntano al massimo contenimento dei pesi senza influire sull'affidabilità. Molle sostituite da sistemi ad aria, grande utilizzo di materiali ricercati e leggeri (ergal, titanio, carbonio…).
Forcelle da free-ride: solitamente a doppia piastra, permettono escursioni di circa 100 - 130 millimetri per 2 - 2,5 chili di peso. Sistema predominante a molle ed olio.
Forcelle da Downhill: gli steli di grosso diametro, conferiscono un aspetto quasi motociclistico, sono tutte a doppia piastra, robustissime e sovradimensionate. Escursione minima di 150 millimetri, sistema a molle ed olio.